La malinconia incredula di un sogno che si intrrompe ancora prima di cominciare, la spranza, lo stupore, i palpiti, la disperazione di un giovane che ancora non sa che la ""realtà"" non sempre è quella che si vorrebbe. Ma qual realtà poi? Qui entra in gioco la scrittura di Bertolotti, che si muove con agilità sulla linea del surreale, appna al di sotto del reale, livello in cui mantiene, costantemente, la narrazione dosando con cura verosimile e vero.