La poetica di Fabio è appassionata, il più delle volte una velatura di tristezza e di malinconia, che traspare da alcuni suoi versi, si alterna alla gioia e alla tenerezza con le quali tratteggia il sentimento dell’amore, per esempio quello nei confronti della propria moglie o delle figlie. Questa alternanza di gioia e di malinconia ci riporta con la mente ad un paesaggio a lui tanto caro: il lago. Al lago ha dedicato più di una lirica raccolta nella sua precedente silloge: Le armoniche oscillazioni dell’anima (Pubblicato nel 2011 da Arpeggio Libero). E come un lago, all’apparenza placido e tranquillo, a volte sa essere tempestoso, basterebbero i taglienti versi con i quali si chiude questa raccolta a dimostrarlo:
D’altro canto io non sono
direttore generale,
non vendo bugie
non compro falsità.
Concludendo posso solo dirvi che se per me non è stata una sorpresa che scrivesse poesie lo fu che poesie di tale valore non avessero trovato prima un editore che le avesse pubblicate, ma di questa cecità sono profondamente grato.