Gli diurnali di messer Matteo Spinelli da Giovinazzo - Nuovo Progetto 2

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Le prime notizie relative all’opera di tale Matteo da Giovinazzo risalgono al XVI secolo. Fu Angelo Di Costanzo, autore della Historia del Regno di Napoli, a menzionare gli Annotamenti di Matteo da Giovinazzo nel proemio della propria opera. La prima edizione in latino del testo (estratto da un codice conservato a Viterbo) si deve a Daniel Papebroch.
Fu invece Ludovico Antonio Muratori a pubblicarne l’edizione in volgare nel 1725. Muratori utilizzò una copia inviatagli da Giovan Bernardino Tafuri, erudito, nonché noto falsario salentino. Nel corso dello stesso secolo cominciarono a essere sollevati i primi dubbi sull’autenticità della cronaca. La querelle sulla veridicità dell’opera di Matteo Spinelli venne ripresa a seguito dell’uscita ulteriore edizione, curata da Honoré De Luynes che aveva utilizzato un manoscritto conservato in Francia, sempre databile al XVI secolo e a tutt’oggi non si hanno notizie certe sull’autenticità dell’opera.
IN APPENDICE la “Censura” di Bernardino Tafuri.
Classici
Matteo Spinelli - Pagine: 52
7.00 €
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